“Un’alternativa naturale cosmetica, che sostituisce i prodotti industriali per l’igiene del corpo, è rappresentata dai fiori. Il loro potere benefico, un vero e proprio elisir di bellezza, è racchiuso nell’olio dei petali. Tonico, lenitivo e rigenerante, viene impiegato da secoli per la cura della pelle.”
Ho letto queste frase mentre stavo cercando un’alternativa naturale per prendermi cura della mia pelle. Ma la storia non mi aveva ancora convinto abbastanza.
Premetto che ho sempre usato bagnoschiuma e saponi liquidi e la mia scelta è sempre ricaduta su prodotti ecologici con profumazioni delicate e naturali. Fino a quando un giorno, navigando su facebook, mi imbatto in un articolo di un noto magazine dedicato alla natura e a tutto ciò che è sostenibile.
“Tutti gli ingredienti tossici che non ci devono essere nel tuo bagnodoccia” così recitava il titolo. Incuriosita inizio a leggere e scopro con grande sorpresa che i prodotti che utilizzavo, che si spacciavano tra l’altro sicuri e delicati, contenevano almeno un ingrediente nocivo per la mia pelle. Questo significava che stavo aiutando la mia cute ad invecchiare?
Vi chiederete, perchè dare tanta fiducia ad un articolo anche se di una testata affidabile? Semplice, ho aperto il portale del mio amato Biodizionario.it e ho iniziato ad inserire un ingrediente alla volta.
COME FUNZIONA IL BIODIZIONARIO?
Scrivi semplicemente il nome dell’ingrediente (sia cosmetico che alimentare) da analizzare.
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Morale della favola i miei prodotti sono stati tutti bocciati perchè contenevano schiumogeni, tensioattivi e altri derivati del petrolio. In altre parole stavo facendo seccare la mia pelle come una prugna senza saperlo e mi ostinavo a comprare creme per il corpo sempre più unte e nutrienti.
Risolvere il problema alla base mi avrebbe aiutato a prendermi cura della mia pelle senza danneggiarla. Così sono approdata sui saponi artigianali. Ma non comuni saponi fatti in casa, ma nello specifico quelli realizzati secondo l’impasto a freddo, un metodo molto antico che preserva le proprietà cosmetiche degli oli essenziali che vengono aggiunti. Si, insomma mi sono informata bene prima di fare un acquisto, non mi sarebbe bastato entrare in erboristeria e vagare tra un etichetta e l’altra (vista anche la fregatura iniziale dei prodotti finto bio).
La mia profumazione preferita è quella delle rose e dei fiori in generale. Conoscevo già le proprietà rigeneranti dei fiori, una passione nata quando a 13 anni mia nonna mi regalò un eau de toilette ai fiori.
Una volta capito ciò che volevo non mi restava che cercarlo, così tra una ricerca e l’altra trovo un articolo di una ragazza della mia età (si ok siamo eternamente giovani), nel quale spiegava tutti i motivi per cui, dopo l’acquisto iniziale, ha sempre preferito il sapone Cascata di Petali del marchio Blueeco. Fatta! si vedeva (anzi leggeva) che era un’esperienza reale e non di una di quelle blogger pagate per scrivere sempre bene di tutto.
Ho fatto il mio acquisto (ho preso anche il guanto doccia in microfibra), e dopo un giorno e mezzo è arrivato il mio pacco. Ho cominciato subito ad usare il sapone tanto ricercato… cosa è successo poi?
Non l’ho più lasciato e la mia pelle non soffre più di quella secchezza cronica che mi ha accompagnato per tanti anni.
Stefania
P.S. Quando mi è stato chiesto “Raccontaci della tua esperienza con noi” ho pensato “ok non so scrivere ma magari qualche altra ragazza come me (sembro comunque più giovane della mia età), potrà fare un piccolo cambiamento per la propria bellezza.